L’ecosistema delle Valli ospita alcune delle migliori eccellenze italiane: dalla fauna ittica di pregio alle rinomate coltivazioni di prodotti della terra altrove introvabili
L’economia delle valli si è da sempre basata sulla pesca, dove tra tutti ha avuto rilevante importanza quella delle anguille.
Con l’arrivo dall’Asia dell’Argulus Giordani (detto “peocio”) negli anni ’70, un parassita che ha colpito i pesci senza squame, la produzione dell’anguilla e di altri pesci è stata drasticamente decimata.
L’ultimo e forse più drastico colpo di grazia lo ha dato l’arrivo dei cormorani, specie non autoctona, che, incontrastata, per la sua voracità ha praticamente azzerato la produzione del pesce.
Da sempre nella tradizione delle isole della Laguna di Venezia e delle zone umide e salmastre delle valli e del Delta del Po, le castraùre ed i bòtoli trovano il loro unico ed ideale ambiente per crescere rigogliosamente.
Parte essenziale e prelibata della pianta del carciofo è rappresentata dal cardo.
Gli asparagi selvatici crescono spontanei e sono raccolti in primavera.