A timeless world
L’ambiente unico e incontaminato rappresenta la nuova frontiera dell’economia della Valle grazie al costante lavoro dell’uomo
Valle San Leonardo si trova nel delta del Po, tra il Po di Levante a nord e il Po di Maistra a sud, a sei chilometri dal paese di Porto Levante. È separata dal mare dalla laguna Vallona.
Le valli da pesca sono bacini di acqua salmastra e poco profonda chiusi da argini, l’arginatura, “vallum”, con la quale l’uomo chiudeva le lagune. La differenza tra una valle e una laguna sta proprio nella possibilità dell’uomo di regolare l’immissione e l’espulsione delle acque, siano esse salate o dolci, per la gestione delle varie attività tipiche.
L’economia delle valli si è da sempre basata sulla pesca, dove tra tutti ha avuto rilevante importanza quella delle anguille.
L’introduzione di numerose specie aliene ha portato nel tempo ad una riduzione di questa attività, compensata in parte dalla produzione delle mazzancolle nel periodo estivo e della coltivazione delle “castraùre”, prelibati carciofini che crescono rigogliosi nelle terre salmastre della Valle.
Il Delta del Po ha fornito ispirazione a scrittori e sceneggiatori illustri, tra cui Zavattini, Guerra, Celati, Flaiano e Moravia.
Molti maestri del cinema italiano hanno usato il Po come scenografia naturale; tra loro ricordiamo De Santis, Vancini, Montaldo, Mazzacurati (”Notte italiana, La giusta distanza”), Mario Soldati (”La donna del fiume”), Pupi Avati (La casa dalle finestre che ridono), Ermanno Olmi (”Lungo il fiume”). Inoltre, hanno girato sul Delta del Po anche Comencini, i fratelli Taviani, Bertolucci, Magni, Soldini, Elisabetta Sgarbi e Bigas Luna.